Le prime notizie riguardo l'Hantavirus risalgono al 25 marzo scorso, quando sul quotidiano Global Times, in seguito al primo caso scoppiato in Cina, sono state riportate le parole del virologo Yang Zhanqiu dell'università di Wuan: "Non c'è motivo di preoccuparsi per l'Hantavirus, è una malattia prevenibile e controllabile e ci sono vaccini" ha dichiarato lo scienziato.
La notizia, rimbalzata in Europa in pieno lockdown causa Covid-19, ha scatenato subito innumerevoli domande sulla sua pericolosità , le sue origini, su come avvenga il contagio e su quanto questa sindrome polmonare scatenata da un patogeno possa essere dannosa per l'uomo.
Cosa sono gli Hantavirus?
Sono virus a RNA (acido ribonucleico) che tramite zoonosi trasmettono malattie dall'animale all'uomo. Ne esistono circa 30 sottotipi, di cui alcuni potenzialmente mortali, ma il cui contagio da uomo a uomo sarebbe raro, contrariamente al Coronavirus. Per ora i casi a livello mondiale sarebbero ridotti, seppur registrati (spiega il Global Times) oltre che in Cina, anche in Sud America (Cile e Argentina).
Il primo caso
Sempre secondo questo quotidiano, vicino al governo di Pechino, il primo decesso dovuto ad infezione del patogeno Hantavirus, sarebbe avvenuto ai danni di un uomo cinese morto su un bus diretto dalla provincia di Yunnan verso quella di Shandong e morso da un ratto infetto. Gli altri passeggeri, circa una trentina, successivamente sottoposti a controlli, non sarebbero risultati positivi ai tamponi,
Cure e rimedi
Per il fatto che il contagio da uomo a uomo sia presumibilmente raro, ancora poco si conosce riguardo alle cure di hantavirus, come sottolineano i CDC americani (Centri per la prevenzione e il controllo delle malattie). Contro qualche forma di hantavirus, contrariamente al Covid-19, già dal 2012 esistono dei vaccini creati negli USA, ma sperimentati esclusivamente sugli animali.
CuriositÃ
L'origine del nome Hantavirus, deriva dal fiume Hantan in Corea del Sud, ovvero la località dove fu isolato per la prima volta nel 1970 da Ho-Wang Lee e collaboratori che per primi lo studiarono. Tra le malattie potenzialmente mortali causate da questo virus vi sono febbre emorragica con sindrome renale, diffusa in oriente e la nefropatia epidemica, più diffusa in Europa.